Chi avrebbe mai potuto pensare che avremmo trascorso la Santa Pasqua senza la possibilità di stare insieme ai nostri cari? Ci sentivamo sicuri, la scienza e la tecnica ci avrebbero protetto da tutto. Così non è stato, ci siamo scoperti fragili, come siamo sempre stati, mentre pensavamo di essere invincibili. L’attuale pandemia deve farci riflettere molto su come costruire il mondo dopo di essa. Il dopo imporrà nuovi contesti sociali, nuovi rapporti interpersonali, un nuovo modo di “vivere” le nostre libertà. In tutto questo il calcio, e lo sport in generale, avrà un ruolo di traino importante per la ripresa della vita sociale nel nostro paese. I dirigenti sportivi, i tecnici, gli atleti, gli arbitri e tutti gli attori che a vario titolo sono coinvolti nel mondo del calcio abbiamo il dovere di “iniettare” nella società tutta la nostra esperienza, la nostra passione e le nostre competenze per contribuire in modo determinante alla ripresa di questo Paese.
Abbiamo il dovere di farci carico di questo importante ruolo sociale per non mollare e ripartire ancora più determinati di prima, sapendo che la Federazione, la LND con in testa il Suo determinato e attivo Presidente Cosimo Sibilia e il C.R. della Sicilia saranno vicini alle società dilettantistiche, evidenziando al Governo italiano la necessità di sostenere questo sistema che rappresenta una parte importantissima dello sport in Italia e determina risorse per tutto lo sport nazionale.
In questo momento di sofferenza, dolore e lutto per tutto il nostro amato paese ci auguriamo che la Resurrezione del Cristo infonda in tutti la speranza di riprendere a “vivere”, rinunciando a qualche nostro egoismo ed aumentando la nostra generosità.
Auguri a tutti.
Santino Lo Presti