COMITATO REGIONALE SICILIA

Messaggio Augurale del Presidente del C.R. Sicilia

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23/12/2021
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L’occasione delle prossime festività natalizie mi è gradita per rivolgere a tutto il movimento calcistico siciliano un affettuoso pensiero ed un augurio, affinché gli sforzi fin qui profusi possano regalarci una stagione entusiasmante ed appassionante, restituendoci quella dimensione vitale che il Covid-19 sembrava averci sottratto definitivamente.

          Lo sforzo complessivo del Comitato Regionale è stato indirizzato principalmente a determinare le condizioni necessarie per consentire la ripartenza di tutte le nostre attività.

          L’esigenza di giocare, la necessità di giocare direi, per difendere quella normalità che, giorno dopo giorno, potremmo vedere sfumare, è il mio impegno principale, così come lo è il poter offrire a tutti un calcio siciliano giocabile, praticabile e sostenibile

Abbiamo voluto garantire anche che questa ripartenza avvenisse in sicurezza e nel rispetto di tutte le norme protocollari. L’avere voluto a tutti i costi il possesso del Green Pass per potere scendere in campo significa che abbiano a cuore la salute dei nostri tesserati e speriamo, avendo adottato norme così rigide, di non doverci più fermare.

          Abbiamo avviato i Corsi di formazione per Dirigenti di Società e mi si consenta di potere affermare di averli fortemente voluti e che tali Dirigenti saranno chiamati, hic et nunc, al ruolo più bello e difficile, quello di veri “magistri”, per un sistema calcistico che dovrà disegnare i propri nuovi confini, umani ed agonistici.

          Per non parlare della “Riforma dei Campionati Giovanili”, che entrerà a regime nella stagione sportiva 2023/2024 e che , riorganizzando l’impostazione provinciale e regionale della nostra attività giovanile, determinerà certamente sviluppo e crescita sotto il profilo tecnico dei nostri giovani calcatori .

          Abbiamo istituito il tavolo permanente per lo sviluppo del calcio femminile che ha esitato un progetto per le scuole e  le scuole calcio di tutta la Regione. Attraverso tale progetto, finanziato dalla L.N.D., che coinvolgerà tecnici, laureati in Scienze Motorie, ecc, si vuole determinare una sinergia che possa avvicinare le bambine e le ragazzine al gioco del calcio, facendo si che, alla fine, si realizzi un aumento di praticanti nell’ambito regionale.

          Questo ed altro abbiamo posto in essere in quest’anno di lavoro che ci ha visti impegnati a rimettere in moto la macchina calcistica e lo abbiamo fatto con  passione e impegno nonostante le note difficoltà: un’impiantistica sportiva fatiscente, con campi devastati, per i quali sono necessari interventi straordinari di manutenzione. Il calcio siciliano necessita di impianti adeguati, di impianti in grado di rilanciare, come merita, l’attività regionale, per la quale tanti appassionati dirigenti stanno profondendo grandi sacrifici. Alla Politica ed alle Istituzioni chiediamo di non tralasciare tale aspetto fondamentale per lo sviluppo della pratica sportiva e restituire alla Regione un’impiantistica confacente alle necessità incombenti.

Non posso non affrontare in questo momento augurale la c.d. questione arbitrale.

In tal senso la ripresa post Covid ha determinato l’insorgere di una serie di problematicità legate, probabilmente, alla forzata assenza per due lunghi anni dai campi di giuoco, amplificando, secondo una mia personale visione, una questione legata alla formazione ed al rapporto interpersonale che bisogna assolutamente affrontare.

          Per tale ragione, d’intesa con il C.R.A., abbiamo deciso di promuovere l’istituzione di giornate formative dedicate agli arbitri ed ai capitani delle varie Categorie, allo scopo di migliorare alcuni aspetti legati al rapporto arbitro/calciatore e determinare, altresì, l’avvio di un percorso formativo virtuoso.

          E’ inutile, sottolineare che, in questo difficile momento, è necessario abbassare i toni, mantenere il rapporto nell’ambito di un reciproco doveroso rispetto dei ruoli e di una naturale educazione e che, in ogni caso, non saranno assolutamente tollerati gli atti di violenza.

          La recente visita del Presidente Gravina al nostro sistema calcistico, ha rappresentato per tutti noi un momento di grande gratificazione per gli sforzi fino ad oggi assicurati

          Il Presidente ha apprezzato l’entusiasmo e l’amicizia con cui  è stato accolto e si è reso conto che il calcio siciliano è in buone mani, mani certamente affidabili. In quella sede ha assicurato che avrebbe valutato la possibilità di giocare a Palermo l’importante gara di qualificazione ai Mondiali con la Macedonia del Nord e, con la serietà che lo caratterizza, ha mantenuto l’impegno regalandoci una grande soddisfazione.

          Il Presidente vuole un nuovo umanesimo per il calcio italiano ed in tal senso credo che noi siamo certamente su questa linea.

          Abbiamo messo l’uomo e la donna al centro del nostro sistema che vuole rappresentare un calcio moderno, al passo con i tempi, ma anche un calcio dal sapore antico, fatto di sudore vero, vero impegno e vera passione. Un calcio che unisce, uno sport ancora incontaminato. La realtà che mi onoro di rappresentare, non è soltanto azione e organizzazione, è soprattutto Storia.  Storie che oggi tutti ci troviamo a vivere da protagonisti, soprattutto in questo momento nel quale dobbiamo affrontare ancora un nemico invisibile e letale, il Covid-19, forse fiaccato, ma non ancora sconfitto. Il Presente è ancora qui.

          Ecco perché il mio augurio che  porgo, a titolo personale, ma anche a nome del Consiglio Direttivo, e dell’amico Presidente Onorario Santino Lo Presti, al quale assicuro la mia amicizia e vicinanza ed il mio indiscutibile sostengo in questo momento difficile di Commissariamento della L.N.D., ai Dirigenti, Arbitri, Collaboratori, Dipendenti, Calciatrici e Calciatori e a tutti coloro che ogni giorno con dedizione, volontà e umiltà fanno grande il giuoco del calcio dilettantistico.

          Il mio messaggio è che oggi più che mai la passione e la determinazione possono trasformare un’idea in una grande avventura: quella di cui siamo protagonisti insieme.

 

                                                                                         Sandro MORGANA