Con il 2024 si chiude un anno particolarmente complesso e contemporaneamente se ne apre un altro che, speriamo, possa determinare momenti di fiducia e di speranza in tutti gli uomini e che prevalgano i sentimenti di unità ed aggregazione rispetto a quelli della lacerazione e della divisione.
L’occasione delle prossime festività natalizie ci offre, quindi, la possibilità di effettuare alcune riflessioni che possano essere caratterizzate dallo spirito che deve animare le persone in questo particolare periodo e, cioè, la disponibilità e l’apertura del proprio cuore e del proprio animo nei confronti degli altri. In altre parole Lo Spirito Natalizio.
Le Festività Natalizie costituiscono, punti cardinali importanti per comprendere fino in fondo chi siamo e chi vogliamo essere.
“Il Natale – come sostiene Calvin Coolidge – non è un periodo o una stagionalità, ma uno stato della mente. Deve portare tra la gente pace e buoni propositi; essere pieni di misericordia significa avere il vero Spirito Natalizio”.
Mi sono sforzato di comprendere più volte se il nostro modo di essere, di muoversi, di relazionarsi con gli altri rispecchi i sentimenti più sopra espressi.
Per rispondere a questa domanda non è necessario soltanto interrogarsi bisogna ripercorrere il tempo nel quale viviamo e analizzare attentamente il nostro vivere rispetto alla realtà che ci circonda.
Viviamo, infatti, in una società particolarmente violenta e la pace tra gli uomini viene messa più volte in discussione dalle guerre che si sviluppano in varie parti del mondo determinando sentimenti di rivalsa e di dura vendetta. In tale contesto aumentano sempre di più le violenze sui più deboli, sui bambini, sulle donne e, se vogliamo fare riferimento al mondo del calcio, tra calciatori e nei confronti degli arbitri.
Il Comitato Regionale Sicilia della L.N.D. ha avviato quella che definisco una svolta culturale attraverso il progetto “Uniti contro la violenza per costruire un calcio migliore” e, nella fattispecie, l’impegno dei Nuclei costituiti presso le Delegazioni Provinciali sta determinando momenti di cambiamento veramente significativi.
Un servizio pubblicato sul Corriere dello Sport ha recentemente riportato i dati che in questo primo scorcio di campionato hanno caratterizzato i comportamenti violenti nelle varie Regioni sottolineando come la Sicilia abbia intrapreso la strada per diventare “una Regione virtuosa”.
Tale circostanza, se per un verso determina soddisfazione, per l’altro deve convincerci che non bisogna mai abbassare la guardia ed anzi continuare con perseveranza sulla via dell’educazione e della prevenzione.
Dobbiamo ancora impegnarci per migliorare la nostra impiantistica sportiva perché dotarsi di strutture moderne ed efficienti è assolutamente necessario per determinare momenti di crescita e sviluppo.
Relativamente alle nuove normative sul lavoro sportivo dobbiamo comprendere che bisogna essere sempre informati e formati perché non esiste altra via per reggere l’urto di una condizione che certamente non pensavamo di dovere affrontare.
L’attuale stagione sta vedendo la conclusione del Girone di Andata dei vari campionati e credo di potere affermare, con sufficiente serenità che l’andamento generale ci lascia certamente soddisfatti.
Rispetto alle prestazioni arbitrali debbo rilevare ancora momenti di protesta che, però, non sfociano nella gran parte dei casi in atti di contestazione improprie che, naturalmente, non potremmo né comprendere né, tanto meno, giustificare. Figuriamoci poi se tali fatti dovessero sfociare in atti di violenza.
Devo, ancora una volta, invitare alla fiducia ed alla comprensione sia perché tutti possiamo sbagliare e poi perché, insieme all’A.I.A. ed al suo Presidente stiamo lavorando incessantemente per migliorare insieme nel rispetto del ruolo che ciascuno esercita.
In ogni caso gli arbitri vanno aiutati e sostenuti soprattutto quando sbagliano; sono ragazzi che scendono in campo animati da grande passione ed hanno bisogno di appoggio ed aiuto.
Ritorno, quindi, all’incipit che vuole caratterizzare questo momento augurale:
dobbiamo comprendere chi siamo e chi vogliamo essere.
Se siamo persone animate da sentimenti di pace, di misericordia, di disponibilità nei confronti degli altri, se il nostro animo è predisposto al bene, al bene da costruire e realizzare allora le vicende della vita devono determinare allegria, gioia, amore fraterno ed amicizia e non reazioni di grande incomprensione che spesso sfociano nella violenza.
Abbiamo una grande occasione per dimostrare la nostra disponibilità nei confronti degli altri, la nostra capacità organizzativa e di accoglienza: Il Torneo delle Regioni.
Questo Evento rappresenta non solo un momento di promozione sportiva ma, anche, di promozione umana, di valori ed inclusione.
Rappresenta, altresì, un momento essenziale di valorizzazione del Territorio Siciliano, delle sue bellezze monumentali e paesaggistiche.
Insomma, un’occasione unica che la Sicilia non può lasciarsi sfuggire.
Insieme possiamo realizzare un Grande Torneo.
Con questi sentimenti, a nome del Consiglio Direttivo del C.R. Sicilia, desidero rivolgere ai Dirigenti di Società, ai calciatori, agli allenatori, agli arbitri, agli sportivi, ai miei più diretti collaboratori, agli impiegati del Comitato i migliori Auguri per un Sereno Natale ed un grande 2025 nella speranza che questo sia meno travagliato e problematico.
Sandro Morgana